Quantificare il fenomeno dell’occupazione abusiva non è facile. Non esistono infatti numeri ufficiali su quanti siano in Italia gli edifici coinvolti, ma abbiamo soltanto la somma di dati disomogenei. Per esempio, secondo i dati della Federazione italiana per le case popolari e l’edilizia sociale (Federcasa), nel 2016 erano circa 48 mila gli alloggi occupati nel settore dell’edilizia residenziale pubblica (le cosiddette case popolari).
Come spiega Federcasa, le cause principali di questo fenomeno sono «la perdurante presenza di alloggi sfitti, il disagio economico del contesto sociale, la limitata collaborazione con le autorità preposte all’ordine pubblico, gli aspetti legislativi».
Il 1° settembre 2018, il ministero dell’Interno ha inviato una circolare ai prefetti per indicare le priorità di azione sulle occupazioni abusive degli immobili. In particolare, uno dei punti centrali riguarda la necessità di effettuare un «censimento degli occupanti», come «unica soluzione percorribile» per risolvere il problema delle occupazioni. Come spiega il testo, questo censimento «dovrà essere finalizzato alla possibile identificazione degli occupanti e della composizione dei nuclei familiari, con particolare riguardo alla presenza all’interno degli stessi di minori o altre persone in condizioni di fragilità, oltre alla verifica della situazione reddituale e della condizione di regolarità di accesso e permanenza sul territorio nazionale».
Nella fase successiva allo sgombero – sottolinea il documento – «sarà cura degli enti preposti compiere valutazioni più approfondite e individuare le soluzioni che possano permettere via via di sostenere i percorsi d’inclusione sociale delle persone in situazioni di fragilità, anche all’interno di complessive strategie di intervento condivise con le Regioni».
Il “decreto Sicurezza” – convertito in legge con la n. 132 del 1° dicembre 2018 – ha introdotto alcune novità in tema di occupazioni (art. 31-ter). Tra le varie cose, il testo ha aumentato le pene detentive per chi occupa abusivamente uno stabile e ha stabilito la creazione di una cabina di regia, di responsabilità dei prefetti, nei casi di sgombero in cui ci siano soggetti in «situazione di fragilità».
Hanno detto che:
2 settembre 2018: «La proprietà privata è sacra e sono troppi gli Italiani vittime di occupazioni da parte non di bisognosi, ma di furbi e violenti. Se affitti il tuo appartamento alla persona sbagliata che non ti paga, e magari torni ad averne bisogno per i tuoi figli, non puoi metterci due anni a tornare in casa tua!» (Matteo Salvini, ministro dell’Interno)