«Intendiamo eliminare le componenti “anacronistiche” delle accise sulla benzina»
Durante la campagna elettorale, il leader della Lega Matteo Salvini ha citato più volte l’eliminazione delle accise “più antiche” sulla benzina: un esempio classico, diventato quasi una leggenda metropolitana, è quella sulla guerra di Etiopia del 1935.
In realtà, le singole accise con specifiche motivazioni non esistono più dal 1995, accorpate in un’unica accisa sul carburante. Al 28 maggio 2019, il governo non ha preso provvedimenti per abbassarla.
La legge di Bilancio 2019 introduce la sterilizzazione dell’aumento delle accise sui carburanti prevista per il 2019. Questi aumenti erano stati inseriti dal dl 91/2014 e sarebbero scattati nel caso in cui non fossero stati rispettati gli impegni di bilancio con l’Unione europea.
La legge di Bilancio 2019, però, ha a sua volta incrementato l’aumento delle accise su benzina e gasolio a partire dal 2020, da 350 milioni di euro a 400 milioni di euro.
Fact-checking di approfondimento:
No, non paghiamo ancora la guerra d’Etiopia con la benzina (27 marzo 2018)
Hanno detto che:
19 dicembre 2018: «L’abolizione delle accise più vecchie sulla benzina è qualcosa che mi riprometto di portare a casa nel 2019» (Matteo Salvini, ministro dell’Interno)
1 marzo 2018: «Accise di 80 anni fa con il governo Salvini non ci saranno più» (Matteo Salvini, ministro dell’Interno)